Restauro Torre Garisenda: la torre più pendente d'Italia verso l’UNESCO
Negli ultimi giorni si è parlato molto della Torre Garisenda di Bologna, la torre più pendente d’Italia. “Sta crollando?” si sono chiesti in molti ma no, non è proprio così. Facciamo un po’ di ordine: riviviamo insieme la storia della Torre Garisenda, come è nata, perché fu tagliata a metà e cosa le sta succedendo oggi.
Le Torri di Bologna: Garisenda e Asinelli, torri da record
Bologna, detta la “città turrita”, nel medioevo presentava uno skyline molto particolare: si potevano contare fino a 100 torri, di cui oggi ne sono rimaste 24. Le più famose sono la Torre Garisenda e la Torre Asinelli, chiamate, insieme, le Due Torri. Costruite tra il 1109 e il 1119 dalla famiglia dei Garisendi e quella degli Asinelli, da cui prendono rispettivamente nome, svolgevano una funzione militare e rappresentavano il prestigio delle famiglie.
Oggi, oltre ad essere il simbolo della città, le Due Torri vantano due primati. La Torre degli Asinelli, con i suoi 97,20 metri e 498 scalini è infatti la torre medievale pendente più alta del mondo. La Torre Garisenda non vince certo in altezza ma detiene un altro record, che non tutti conoscono. Alla sua nascita misurava circa 60 metri ma fu “mozzata” a 48 (da qui il nome Torre Mozza) a causa di cedimenti strutturali del terreno. Per lo stesso motivo l’inclinazione della torre ha raggiunto i 4 gradi, vincendo il primato di torre più pendente d’Italia, superando la celebre Torre di Pisa. A causa della sua impressionante inclinazione fu addirittura menzionata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, in cui la paragonò al gigante Anteo, figlio di Poseidone, il quale, per agevolare Dante e Virgilio nel loro viaggio, si piegò verso di loro, permettendo ai due di salire sul suo corpo e di procedere agevolmente verso la gelida Cocito.
Torre Garisenda: cosa succede oggi
Con il passare del tempo, la necessità di preservare questo monumento si è fatta sempre più pressante. La sua inclinazione, congiunta all'età veneranda, ha reso necessario un monitoraggio costante per garantirne stabilità e sicurezza. Grazie a questa attenzione, gli esperti hanno recentemente rilevato un movimento rotatorio inaspettato ed oscillazioni inconsuete, giungendo alla scelta di chiudere la piazza in cui si colloca e le entrate turistiche alla Torre degli Asinelli per un periodo di sosta indispensabile al fine di mettere in sicurezza il monumento e attuare un importante intervento di restauro.
Torre Asinelli chiusa: cosa fare al posto della salita alla torre e da dove vedere il panorama?
Nonostante la temporanea chiusura delle Due Torri, i visitatori della città e gli appassionati di storia avranno l'opportunità di esplorare alternative affascinanti. Tra le tante viste panoramiche che offre il centro di Bologna, quella dalla Torre dell'Orologio lascia esterrefatti anche i suoi compaesani. Da qui, è infatti possibile godere di una vista a 360° sulla città, osservando come le Due Torri spiccano tra i rossi tegolati (cosa che non sarebbe possibile vedere trovandosi sulla Torre Asinelli).
Le Due Torri Patrimonio UNESCO: la richiesta del sindaco Lepore
In seguito ai recenti avvenimenti, è in atto un altro importante cambiamento. È in corso un significativo sforzo per includere le Due Torri, Garisenda e Asinelli, nel prestigioso Patrimonio dell'UNESCO. Questo riconoscimento rappresenterebbe un passo importante per proteggere e promuovere ulteriormente il valore storico e culturale di queste meraviglie, garantendo alle generazioni future la possibilità di continuare ad ammirarle e ad apprezzarle.
La Torre Garisenda è molto più di un'attrazione turistica o di un errore architettonico: è un simbolo tangibile della storia di Bologna e dell'importanza della conservazione del nostro patrimonio culturale. La sua chiusura temporanea è un segno di attenzione e dedizione alla cura e alla preservazione, e le iniziative in corso per ottenere il riconoscimento UNESCO offrono la prospettiva di un futuro ancora più raggiante per questo straordinario monumento.