
Oggi vi raccontiamo tre leggende su Bologna, la cui origine risale al periodo medievale:
- Vi abbiamo parlato della Torre degli Asinelli, ma anche la Garisenda ha la sua leggenda: si narra che, durante la costruzione, sia stata soggetta ad un crollo pensato proprio dalla famiglia che l’ha commissionata, per farle sviluppare una sorta di attorcigliamento attorno alla Torre degli Asinelli. Questa leggenda giustificherebbe così la sua pendenza.
- Il portico di San Luca: Molto tempo fa, a causa di un fortissimo temporale che si verificò nel giorno dell’Ascensione, non fu possibile riportare l’immagine della Madonna che si trovava sul Colle di San Pietro, e per questo venne tenuta all’interno della Cattedrale per tutta la notte.
Il mattino dopo si scoprì che la Madonna era risalita da sola verso il Santuario, protetta dalla pioggia da alberi le cui fronde si erano spostate per tenerla al coperto, e proprio l’immagine degli alberi incurvati fu d’ispirazione per costruire il portico più lungo del mondo.
- Affissi alle mura esterne di Palazzo Pepoli, edificio di proprietà di una delle più grandi famiglie bolognesi del Medioevo, ci sono degli eleganti ferri arcuati che terminano con una testina di serpente. Una diceria diffusa sosterrebbe che la loro funzione, in antichità, fosse quella di ormeggio dei natanti dei Pepoli, che si potevano così spostare per la città in barca, attraverso il canale Savena. Una sorta di Venezia romagnola, insomma. In realtà non sarebbero altro che una versione più elegante dei fermi per cavalli.
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