
Performer poliedrica, sex symbol, icona culturale. Con la sua energia, Raffaella Carrà ha insegnato l’amore all’Italia e al mondo, rivoluzionandone i costumi e ricordando a tutti la bellezza della libertà. Il ricordo dell’artista, scomparsa lo scorso luglio, rivive nel tributo luminoso che la sua città natale le ha dedicato. Dal 10 dicembre, quattro dei suoi titoli più famosi – “A far l’amore comincia tu”, “Ballo ballo”, “Rumore” e “Tanti auguri”, disegnati da Bob Sinclar, Malika Ayane, Alexia e Nina Zilli – colorano Bologna, accompagnati dai volti di Raffaella nei momenti più significativi della sua vita. L’installazione si apre su Piazza Maggiore con il primo volto (opera di Alex Buscarini) e gli auguri della regina della televisione in giallo, il suo colore preferito.
Raffaella Carrà è la terza artista a cui vengono dedicate le luminarie più famose della città. Prima di lei Lucio Dalla con “L’anno che verrà” e “Futura”, e Cesare Cremonini con la sua “Nessuno vuole essere Robin”. Omaggio ad una donna che ha fatto la cultura del nostro Paese, ma anche opera di bene. Una volta smontata, l’installazione sarà messa all’asta e il ricavato donato all’Ospedale Sant’Orsola e al suo reparto oncologico.
Le luminarie dedicate a Raffaella Carrà, però, non sono le sole ad accendere la città…
Le luminarie dedicate a Raffaella Carrà vogliono infondere entusiasmo ed allegria ad un anno troppo buio e speranza nei confronti di quello che verrà. Eppure non sono le sole ad accendere la città: a farle compagnia quest’anno ci sono anche la dedica a Bologna di Francesco Guccini, in via Petroni, e il commovente tributo a Ezio Bosso in vicolo Bianchetti.
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