
L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO MERCATO COPERTO CAMPAGNA AMICA, TRA SAPORI, QUALITÀ E ACCOGLIENZA
Ha aperto in Porta Galliera la nuova Mecca gastronomica bolognese: un luogo di storie, profumi e abbondanza
Stamattina ha inaugurato, alla presenza del sindaco Matteo Lepore e del Presidente di Regione Stefano Bonaccini, il nuovo Mercato Campagna Amica di Porta Galliera: una realtà, voluta da Coldiretti, che sbarca in centro come ultima tappa (per ora) di un’avventura consolidata in circa 60 punti vendita in tutta Italia. I 25 stand del mercato, che si articolano in uno spazio vivace di 600 metri quadri, creano un percorso ordinato, favorito da un allestimento che preferisce uno scheletro scarno ma funzionale e lascia che siano i prodotti, con i loro colori e profumi, a renderlo vivo e attraente. Trecce d’aglio e cipolla rossa avvolgono le colonne in legno, i cestini esposti si riempiono di frutta e verdura e finiscono per assomigliare ad invitanti tavolozze arcobaleno, la schiuma della birra spillata da una parte, le bollicine del Pignoletto frizzante dall’altra. Nel caldo di un’estate che non finisce più, il Mercato Coperto ha inaugurato una mattina come tante, ed è come se fosse qui da sempre. I bolognesi si sono riversati tra i suoi banchi, curiosi e affamati: è affollato di giovani e anziani, piattini di cibo colmi in una mano e sportine nell’altra. Pasta, zucchero, confetture, pane e crostate, funghi, tartufi, pesce, carne e formaggi, chiunque si trovi qui sta assaggiando qualcosa, annusando l’aria, ascoltando la storia che gli viene raccontata.
I protagonisti di questa mattinata – ma sono destinati ad esserlo per tutti i futuri sabati e domeniche mattina – sono i produttori. Come mattatori assoluti dei propri banchi raccontano, con un sorriso, i frutti dei loro sforzi a chi si trova nel loro raggio d’azione, siano questi acquirenti, curiosi, visitatori o degustatori dei loro assaggi. Sui loro vassoi spunta, in bella vista, il meglio della loro produzione: chiunque può approfittarne, basta qualche morso per capire che sanno cosa stanno facendo, e che quello che stanno raccontando è la verità. Le realtà coinvolte sono piccole, vanno dalle 2 alle 10 persone, spesso e volentieri hanno un’impostazione familiare. Tra di loro ci sono storie vecchie (alcune addirittura centenarie) e nuove, avventure di imprenditoria femminile, sogni di ragazzi sotto i trent’anni, generazioni di famiglie unite per uno scopo. Quando chiediamo come fanno poche persone a gestire aziende così efficienti, alcuni rispondono “lavoriamo anche la notte,” ma qualcosa nel loro tono di voce fa intuire che ne vanno fieri, perché il gioco vale la candela.
Tra mestoli di brodo caldo che cade nel piatto a bagnare tortellini dorati, piogge di cubetti di mortadella, la forma rassicurante del Parmigiano e le gocce saporite di un aceto balsamico invecchiato 25 anni, quello di andarsene diventa un momento difficile: un po’ perché la via d’uscita è disseminata di tentazioni a cui non si può resistere, ma soprattutto per l’atmosfera accogliente che si respira in questo posto grazie a chi, ogni mattina, si sveglia presto per renderlo possibile.
I PRODUTTORI COINVOLTI
Azienda Agricola Ponte Pasqualino
Il Senatore Cappelli, grano antichissimo, è il loro credo. Con questo producono cereali, pane, pasta, farine, polenta e birra, all’insegna della digeribilità.
AgriconCura
Cooperativa sociale nata a San Giorgio di Piano nel 2019, possiedono una cucina e una fattoria didattica, oltre ad occuparsi di prodotti orticoli, apicoltura e allevamento di galline. Con il loro lavoro danno una mano alle persone fragili, soprattutto alle donne in situazioni difficili.
Funghi Valentina
Come il nome potrebbe suggerire, si occupano della produzione biologica di funghi dal 1980. L’azienda è a conduzione familiare, un amore per la fungicoltura che si è trasmesso di padre in figlia, da cui la realtà prende il nome.
Il Mielaio del Guelfo
A Imola, marito e moglie producono miele e prodotti da forno esclusivamente con lievito madre.
Azienda Agricola Branchicciolo
Nati a Sasso Marconi 6 anni fa, ma da un podere che affonda le sue radici nel lontano 1898, possiedono una tartufaia naturale e controllata e sono certificati biologici dal 1996. Il progetto è però quello di espandersi, e di allargare il proprio raggio di azione alla frutta, agli asparagi e alle piantagioni micorrizate con i loro tartufi.
Ortotorto
Allevano (a regime semibrado e all’aperto), macellano e trasformano gli animali personalmente, cucinandoli e occupandosi della loro vendita. Possiedono polli, anatre, faraone, conigli, ma anche animali più grandi, come il manzo.
Solaria Bio
Certificati biologici dal 2008, producono formaggi vaccini e, dal 2020, anche gelato. Amanti del territorio, cercano di trasmettere i loro valori, e la passione per il loro lavoro, nel prodotto.
Azienda Agricola il Molinetto
Nata 3 anni fa a Castel San Pietro Terme dal sogno di 3 ragazzi under 30, si occupa interamente di produzione biologica di frutta e verdura.
Agriturismo Cà Lunati
Madre e figlia gestiscono questo agriturismo e società agricola nel Castello di Serravalle, in Valsamoggia. Producono vino, confetture, si occupano di vendita diretta di frutti e ortaggi e della produzione delle primizie che presentano nell’agriturismo.
Hopinion Birrificio d’Imola
Coltivano sia l’orzo che il luppolo, e da questi nascono 10 stili di birra: tra di loro, anche una birra senza glutine, una con la canapa e una con i lamponi. Nel birrificio organizzano anche degustazioni, in collaborazione con aziende agricole del territorio.
Azienda Agricola Lei Antonio
Azienda storica e familiare sugli Appennini bolognesi, certificati biologici dal 1996, i loro animali pascolano da marzo a novembre.
Società Agricola Muratori Remo
Nella loro sede di Castiglione de Pepoli, producono zafferano e uova di primissima qualità.
Azienda Agricola Valbona
Il Caseificio Valbona nasce dall’incontro tra una veterinaria e un macellaio che, per passione, alleva capre. 22 anni dopo, l’unione è ancora molto salda.
Società Agricola Franchini
Fondato negli anni ‘60, il loro punto forte è il vino (Pignoletti, Sangiovesi, e chi più ne ha più ne metta) e lo scalogno, ma coltivano anche frutta nei mesi estivi.
Azienda Agricola Cristina Gherardini
Si occupano di frutta antica selezionata, normalmente poco reperibile sugli scaffali. Pesche, ciliegie, susine, albicocche, tutto di primissima qualità.
Cà Rossa Vini Imola
Si occupano dell’intera produzione del loro vino, dal vigneto alla bottiglia, e coltivano frutta e verdura.
Società Agricola Il Pisolo
Situati a Grizzana Morandi, nell’Appennino bolognese, dal 2000 si occupano di bovini da carne.
Podere San Giuliano
Nel loro podere di San Lazzaro hanno costruito, in 20 anni di storia, un ristorante, un albergo e una fattoria didattica. Al Mercato espongono anche piatti da asporto cucinati solo a metà, da terminare a casa per preservarne la qualità, che altrimenti andrebbe persa con il delivery. In collaborazione con l’Università di Padova hanno studiato una molecola di gas che permette alla pasta fresca di conservarsi in frigo, anziché in freezer, per 10 giorni, impedendo alle fibre di spaccarsi a causa delle molecole d’acqua.
Acetaia Gambigliani Zoccoli
Azienda a conduzione familiare dal 1972, sono un punto di riferimento per la cultura modenese dell’aceto balsamico.
Galluzzi Andrea
Pescatori da più di 1000 anni, Andrea e la sua famiglia pescano, con le loro 3 barche, in tutto l’Adriatico, da Ancona a Venezia.
Azienda Agricola Bertoncelli Marco
Azienda a conduzione familiare che si occupa di ortaggi freschi, composte e trasformati di prima qualità.
Azienda Agricola Borghi Tiziano
Allevano maiale nero allo stato semibrado, esclusivamente senza antibiotici, e producono carne e insaccati.
Il Vivaietto
Nascono come giardinieri, oggi producono erbacee perenni e graminacee ornamentali in regime biologico, che richiamano il giardino naturale di ispirazione nordica.
Società Agricola F.lli Brugnoli
Producono formaggio dalle fasi del foraggio fino al caseificio, stagionando Parmigiano Reggiano dai 24 ai 72 mesi.
QUANDO
Tutti i sabati e le domeniche, dalle 9 alle 14.
DOVE
Via Galliera 60/C, Bologna.
INGRESSO
L’ingresso è gratuito, ed è aperto a tutti.
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