I portici di Bologna: come sono nati e perché?
I portici di Bologna nacquero spontaneamente nell’Alto Medioevo. Al contrario di ciò che si possa pensare, non come decorazione o protezione, ma come proiezione abusiva di edifici privati su suolo pubblico. In questo modo, allargandosi verso l’esterno, lo spazio abitativo sarebbe stato maggiore.
In un primo momento si incrementarono le metrature delle abitazioni, ampliando i piani superiori con un prolungamento delle travi portanti verso l’esterno. Con il passare del tempo i prolungamenti aumentarono, e furono necessarie delle colonne che aiutassero a sostenerli: sorsero così quelli che oggi conosciamo come i portici di Bologna.
I portici smisero di sembrare una cattiva idea quando ci si rese conto che offrivano anche riparo dalle intemperie e rendevano meglio abitabili i pianterreni per le botteghe e gli artigiani, isolandoli dai liquami delle strade. Oggi, sono diventati il simbolo di Bologna nel mondo.
PORTICI DI BOLOGNA: DA ABUSIVI AD OBBLIGATORI
Anche se nacquero come abusivi, i portici diventarono concessi e addirittura obbligatori dal Comune. Con l’arrivo degli studenti universitari e l’immigrazione dalle campagne, la popolazione era in aumento ed era necessario costruire nuove abitazioni. Nel 1288, un bando del Comune decretava che tutte le nuove case dovessero presentare anche il portico, e che quelle già esistenti fossero tenute ad aggiungerlo. I portici dovevano essere alti e larghi almeno 7 piedi bolognesi (2,66 metri), per permettere il passaggio di un uomo a cavallo. Queste direttive non furono rispettate dappertutto, e nelle zone più povere vennero utilizzate altezze inferiori. L’altezza e profondità dei portici fu poi allargata da uno statuto successivo che impose 10 piedi (3,60 metri) per i nuovi edifici.
Inizialmente i portici di Bologna erano realizzati in legno, ma un decreto del 1568 indicò che fossero costruiti in laterizio o pietra.
UN PRIMATO CANDIDATO COME PATRIMONIO UNESCO
I portici di Bologna sono un simbolo per la città e la rendono riconoscibile in tutto il mondo. Non esiste un’altra città con un numero così alto di portici (insieme misurano 53 km). Grazie alla loro rilevanza artistica e culturale, i portici di Bologna sono un bene culturale italiano candidato come Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO 2021. Bologna vanta anche il primato del portico più lungo del mondo, quello di San Luca, che misura 3.796 metri e si compone di 666 arcate.
- Foto di @rosafnr_26
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